Con il D.Lgs n. 24/2023 il legislatore italiano ha, finalmente, recepito la Direttiva (UE) 2019/2017, riguardante la protezione delle persone che segnalano illeciti, proteggendole da possibili ritorsioni dirette o indirette meglio conosciuto come “Whistleblowing”.
Il D.Lgs n. 24/2023 è entrato in vigore il 30 marzo 2023 e le disposizioni ivi previste avranno effetto a partire dal 15 luglio 2023.
L’importante novità è che la nuova normativa sull’istituto del Whistleblowing si applica oltre che al settore pubblico anche al settore privato che dovrà implementare dei canali interni di segnalazione che garantiscono anche tramite strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità del segnalante, della persona coinvolta, del contenuto, dei documenti e delle persone comunque menzionate nella segnalazione.
In particolare per il settore privato i destinatari del D.Lgs n. 24/2023 sono le aziende che si occupano dei cd. Settori sensibili (servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio o del finanziamento del terrorismo, sicurezza dei trasporti e tutela dell’ambiente) e quelle che adottano modelli di organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs n. 231/2001 oltre a tutte le aziende di tutti i settori che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di almeno 50 lavoratori dipendenti.
L’adeguamento alla normativa sul whistleblowing dovrà essere fatto dalle aziende del settore privato sopra indicate entro il 15 luglio 2023, con un’unica deroga per le aziende del settore privato con meno di 250 dipendenti che il termine è posticipato al 17 dicembre 2023.
Entro tali date, dunque, anche le aziende del settore privato dovranno attivare il canale interno di segnalazione, individuare e formare le funzioni preposte, istituire le necessarie procedure aziendali e garantire l’adeguata informazione a tutti i dipendenti.
Chi non lo farà potrà incorrere in sanzioni da parte di ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) da 10.000,00 a 50.000,00 euro per mancata istituzione dei canali o delle procedure di segnalazione o omesso svolgimento di attività di verifica delle segnalazioni.
Avv. Elena Bassan

